Dietro

08/29/16

L'appello di Angela Caponnetto per #noiciamiamo: usate la forza della vostra compagna per rendere invincibile la vostra coppia


Pure Angela Caponnetto, la giornalista di Rainews24 che vediamo in questi giorni impegnata nella telecronaca dei fatti sconvolgenti di Amatrice, per #noiciamiamo.

Appena insignita dal Premio giornalistico internazionale "Cristiana Matano" nella serata speciale in chiusura di Lampedus'amore, in due giorni di solidarietà, musica, spettacolo e sport sulla più grande delle Pelagie, la sua capacità di narrare "con sensibilità e mestiere i tanti frammenti del dramma dell'emigrazione in un servizio scevro da giudizi dove vince la cronaca che non lascia possibilità all'immaginazione e lascia il posto alla realtà, perché ancora più cruda".

Oggi, dopo la pausa estiva, ne facciamo un po’ il simbolo del coraggio declinato al femminile e riportiamo l’intervista che ci aveva rilasciato qualche tempo fa, circa le storie di donne violate che le capita di raccogliere.

Persino nei nostri porti dove, quasi ogni giorno, ormai, sbarcano da emigrate.

La ringraziamo anche e soprattutto per un appello forte e chiaro che rivolge agli uomini che ci leggono sempre più numerosi:“Approfittate della forza della vostra compagna e usatela per rendere invincibile la vostra coppia”.

F.F.- Quante sono le storie di donne violate che ti capita di raccogliere?

Angela Caponnetto: Tante, troppe. Donne violentate fisicamente e moralmente. Le storie più atroci le ho raccontate nel periodo in cui ho lavorato per Chi l'ha Visto?. La maggior parte delle donne scomparse è vittima di femminicidio. Mogli, mamme, fidanzate, figlie abusate e poi fatte sparire. Ora racconto anche quello che mi viene a mia volta raccontato dalle donne che sbarcano nei nostri porti. In particolare le donne africane detenute prima della partenza nelle carceri libiche . Quelle che arrivano incinte sono state quasi tutte violentate dai loro carcerieri. I libici considerano gli africani come bestie da soma e le donne solo da seviziare e stuprare. Non è facile ascoltare i loro racconti e restare freddi . Spesso devo interrompere la registrazione e risplendere fiato prima di ricominciare. Quello che resta è un grande senso di frustrazione perché, nonostante le nostre denunce, nessuno riesce a fermare questo scempio

F.F. Viceversa, ti è capitato di testimoniare una storia femminile a lieto fine?

Angela Caponnetto: Sì... La ricordavo proprio in questi giorni in cui si parla tanto di femminicidio. Anni fa e contai la storia di una donna scomparsa . Aveva lasciato il marito con quattro figli piccoli da accudire. Pensavano tutti fosse morta. Uccisa da quel bruto che era il marito, un uomo ignorante che la picchiava perché lei - che aveva studiato e voleva un'altra vita - non si rassegnava a restare chiusa in casa con i bambini mentre il marito andava a lavorare nei campi. La cercammo in ogni dove, finché non mi rintracciò lei e mi disse che stava bene e di riferire a suo marito di non cercarla più perché non sarebbe mai più tornata a casa. Anche se le dispiaceva per i bambini. Pensi si sia salvata...

F.F. Sei di certo una donna che “si ama”: sposata e realizzata sul piano professionale. Cosa senti di dire alle ragazze che cercano ancora se stesse?

Angela Caponnetto: Di seguire il proprio cuore, le proprie aspirazioni, di combattere per le proprie idee e di non avere mai paura di essere donne!

F.F. Hai deciso di dare il tuo sostegno a #noiciamiamo, la mia ultima campagna di #stopfemminicidio che sta riscontrando adesioni sempre più importanti. Ma, secondo te, perché hanno inventato un simile termine per indicare una donna uccisa/ massacrata dal proprio partner? Una speculazione sull’ennesima umiliazione che subiamo o un concreto segnale di ribellione ad uno status quo che sembrava incontrovertibile?

Angela Caponnetto: Non credo che insistere sul "noi ci amiamo" sia un'ennesima speculazione . Purtroppo spesso si arriva a subire violenza estrema perché non ci si vuole bene abbastanza, perché si è obnubilate da un falso sentimento e dalla dipendenza dal partner che diventa tossica come la droga. Non ci si deve mai stancare di dirlo che ci si deve voler bene.

F.F. Da giornalista oltre che donna a 360 gradi, cosa senti di consigliare agli uomini chi ci leggeranno?

Angela Caponnetto: Questa è la domanda più difficile. Perché non credo sia possibile ragionare con un potenziale assassino. Ci sono poi quelli che soffrono alle prese con una donna forte accanto e che tendono a sminuirla per provare a se stessi di essere dominanti. Usano una violenza virtuale che fa comunque male e avvelena il rapporto. A loro dico: “Approfittate della forza della vostra compagna e usatela per rendere invincibile la vostra coppia”.

L'appello di Angela Caponnetto per #noiciamiamo: usate la forza della vostra compagna per rendere invincibile la vostra coppia


Scritto da: Federica Ferretti
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